Come si è arrivati alla indispensabile necessità di esercitare la propria cittadinanza digitale? Negli ultimi anni si è assistito ad una accelerazione

  • nella disponibilità di servizi digitali
  • nella diffusione dei dispositivi digitali (principalmente smartphone e tablet) che permettono l’accesso ai servizi stessi.

Indubbiamente questa spinta in avanti è legata anche alla reazione che c’è stata alla pandemia e alla necessità

  • per molte categorie di operatori economici di poter continuare a lavorare, modificando le modalità di vendita dei propri servizi o prodotti
  • per gli utenti finali di usufruire da casa di servizi come
    • lavorare a distanza
    • frequentare lezioni scolastiche
    • ordinare la spesa o altri prodotti
    • ordinare cibo pronto a domicilio
    • operare sul proprio conto bancario
    • prenotare servizi di vario genere

Il cittadino digitale

Per essere un cittadino digitale è prima di tutto indispensabile possedere una identità digitale.

Parlando di identità digitale ci si riferisce

  • al complesso dei propri dati che permettono di identificarci rispetto ad altre persone.
  • al metodo che ci permette di autenticarci ai vari sistemi

In altre parole di dimostrare di essere proprio chi diciamo di essere. Questa cosa risulta molto importante in quanto altrimenti sarebbe impossibile impedire frodi e furti di identità.

Esempi di identità digitali in uso in Italia sono:

  • lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che pare verrà mandato in pensione anticipatamente
  • la CIE, la Carta di Identità Elettronica

Grazie a questi metodi, si può dimostrare la propria identità digitale, alla maniera di quanto facciamo con un documento cartaceo (come una carta di identità o un passaporto), usato appunto per dimostrare la nostra identità.

Forti della nostra cittadinanza digitale, possiamo accedere a innumerevoli servizi, per i quali un tempo era richiesto inevitabilmente di recarsi presso i vari uffici preposti.

L’Unione Europea punta ad avere un sistema unico integrato di identità digitale. Se ne parla in questo articolo di Wired.

I servizi pubblici

L’e-government è l’insieme di servizi disponibili per il cittadino digitale, in ambito

  • locale,
  • provinciale,
  • regionale,
  • nazionale.

Ci riferiamo ad esempio a

  • sanità,
  • fisco,
  • previdenza sociale,
  • servizi scolastici,
  • banche dati pubbliche come il catasto

e molti altri.

Altre utili applicazioni

Oltre ai servizi legati all’e-government, il cittadino digitale può usufruire, mediante gli stessi strumenti (principalmente smartphone e tablet, ma anche ovviamente un PC desktop), anche di altre applicazioni.
Ci riferiamo ad esempio a

  • e-banking: la possibilità di operare sul proprio conto corrente bancario o sul proprio deposito titoli, incluso il poter piazzare ordini (trading online)
  • wallet: il portafoglio digitale che permette di pagare tutti i servizi
  • e-commerce: la possibilità di acquistare e farsi spedire merci di ogni genere, a casa o presso dei punti di raccolta e distribuzione
  • servizi per ordinare cibo a domicilio: la possibilità di acquistare e farsi consegnare dopo pochi minuti pasti pronti presso la propria abitazione
  • servizi per informarsi: la possibilità di accedere alle principali testate giornalistiche, radio, tv
  • piattaforme di streaming: la possibilità di fruire di immensi cataloghi di film e serie tv, visibili direttamente sul proprio dispositivo o collegati al televisore di casa
  • social: la possibilità di ricevere contenuti dei creator digitali, di commentarli, di creare propri contenuti (testi, audio, video)
  • assistenti virtuali (virtual assistant): la possibilità di interagire parlando con questi sistemi (come Alexa di Amazon, Google Now o Siri di Apple) che rispondono a domande prendendo le risposte anche dal web, riproducono musica, controllano la casa domotica e così via

 

Immagine di Andrea Piacquadio da Pexels