Le innovazioni che si sono succedute negli ultimi decenni e la loro pressoché totale estensione, sia negli ambienti professionali, sia nella vita di tutti i giorni, ci portano a parlare di pervasività, da intendere come “ampia diffusione”. Alcune di queste innovazioni hanno portato cambiamenti radicali: i più giovani provino ad immaginare come cambierebbe la loro vita di tutti i giorni senza telefono e senza Internet. Si è sicuramente trattato di una tecnologia dirompente, da intendersi come “di grande impatto e cambiamento”.

Competenze digitali

Mai come oggi si sente parlare, sempre più, di competenze digitali. Avere le competenze digitali vuol dire saper utilizzare i mezzi tecnologici. Per conseguenza vuol dire portare a termine determinate azioni che ci consentono ad esempio:

  • di informarci su cosa accade nel mondo,
  • di comunicare con altre persone,
  • di compiere molti tipi di lavori,
  • di relazionarci con enti pubblici e col sistema sanitario,
  • di operare sul nostro conto bancario,
  • di fare acquisti,
  • di fruire di servizi culturali o di intrattenimento e moltissime altre cose.

Se fino a pochi anni fa si trattava di “saper usare il computer” oggi lo scenario è mutato, in quanto la maggior parte dei servizi sopra elencati sono accessibili da smartphone e, grazie alla diffusione dei telefoni di ultima generazione, la maggior parte degli utenti accede a Internet esclusivamente da mobile.

Digital Literacy

Si tratta dunque del saper sfruttare appieno le possibilità e le comodità offerte dalla tecnologia, senza “perdersi nulla”. Letteralmente digital literacy si può tradurre come alfabetizzazione digitale: una soglia minima al di sotto della quale il cittadino che vive nel nostro periodo storico è emarginato, non potendo accedere a servizi e opportunità offerti dal digitale.

Digital Divide

Non possedere le competenze digitali, non avere la digital literacy, è di fatto una nuova forma di digital divide. Cosa si intende? Con digital divide (divario digitale) ci si riferisce al fatto che diversi gruppi di popolazione si distinguono per la disponibilità o indisponibilità di una determinata tecnologia. Si parla dunque di digital divide

  • considerando intere aree di paesi terzomondiali non raggiunti dalla rete Internet o più semplicemente dalla rete elettrica, ma anche
  • riferendosi (in Italia ad esempio) ad aree di paesi sviluppati dove la connessione ad Internet a disposizione è più lenta che in altre aree degli stessi o, ancora, ad aree dove la copertura telefonica/dati di ultima generazione non è proprio disponibile. 

Possiamo sicuramente estendere il concetto di disponibilità/indisponibilità di una tecnologia anche al fatto che

  • una tecnologia è inaccessibile per mancanza di competenze da parte dell’utente che dovrebbe/vorrebbe utilizzarla.

Concludiamo dicendo che ad oggi esisterebbero i mezzi tecnologici e la possibilità pratica

  • per portare i servizi e i benefici del digitale a tutta la popolazione mondiale e
  • per dare a tutti i cittadini del pianeta la necessaria digital literacy,

ma diversi fattori (politici, geopolitici, economici) non permettono di mettere effettivamente in pratica questo scenario che, probabilmente, sarebbe parte della realizzazione di una vera forma di uguaglianza fra gli esseri umani.

 

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