Ne abbiamo velocemente parlato nel nostro articolo sui cenni di cybersecurity.

Al di là della cattiva connotazione che i media danno alla parola “hacker”, il termine, almeno fra gli addetti ai lavori, è decisamente neutro (e dunque non è sinonimo di “criminale informatico”).

Hacker è ad esempio

  • chi ha la curiosità necessaria a voler capire come funziona una certa tecnologia
  • chi smonta un dispositivo per vedere come è “fatto dentro”
  • chi non si ferma alla soluzione standard, ma cerca un percorso alternativo.

In altre parole: hacker è un esperto di tecnologia, dotato di intelligenza curiosa.

Le tipologie di hacker

Esistono dunque molte tipologie di hacker. Tenendo ben presente gli evidenti limiti di una classificazione come la seguente (la realtà spesso non coincide esattamente con le classificazioni), ecco alcune definizioni:

  • newbie, noob, niubbo ecc.: sono hacker in erba, novellini che esordiscono nel mondo degli hacker e si stanno ancora guardando attorno; hanno solitamente la motivazione di imparare
  • script kiddie: sono tecnicamente non preparati e meritano questo appellativo in quanto vanno alla ricerca su Google di qualche “script da hacker”, ossia codice da scaricare e eseguire, senza capire assolutamente cosa faccia (non sarebbero in grado di programmarselo da soli)
  • lamer: cracker in erba, cercano qualunque cosa possa creare danni e lo usano a caso, senza buone conoscenze né della tecnologia, né delle implicazioni; il termine contiene anche il significato di fastidio, nel senso che spesso i lamer infastidiscono gli altri hacker con le loro domande inutili
  • cracker, black hat hacker: hacker esperti che, solitamente dietro compenso, hanno come scopo
    • penetrare un sistema per
    • sottrarre dati, o
    • causare danni di immagine o
    • causare danni di altro genere,
  • ethical hacker, white hat hacker: hacker esperti che hanno come scopo supportare le aziende, gli enti o le organizzazioni
    • nel testare le barriere di sicurezza e in generale
    • nella protezione dagli attacchi dei cracker (in tal caso si sente parlare anche di threat hunter o di active adversary con riferimento alle azioni proattive di protezione dagli attacchi dei cracker)
  • gray hat hacker: hacker esperti, che testano le difese dei sistemi senza il consenso dei proprietari; ufficialmente la motivazione che li muove è quella di incrementare la sicurezza mettendo a conoscenza le aziende, gli enti e le organizzazioni delle vulnerabilità che affliggono i loro sistemi; il metodo è sicuramente discutibile

 

Foto di Mati Mango da Pexels